Cleaning in Place (CIP)

Cosa significa pulizia CIP? – Definizione

Con Cleaning in Place, che in italiano significa pulizia in loco, si intende un sistema di lavaggio degli impianti produttivi e delle tubazioni. L’impianto viene pulito con un sistema a circolazione o a flusso continuo, senza dover eseguire operazioni di smontaggio.

Impiego nell’industria alimentare, farmaceutica e delle bevande

Originariamente sviluppati per l’industria alimentare e casearia, i sistemi di pulizia CIP vengono ad oggi per lo più impiegati da birrifici e industria farmaceutica. Se utilizzati nel settore delle biotecnologie, alla pulizia CIP segue quella SIP (Sterilization-in-Place).

Processo di pulizia CIP nell’industria alimentare

Il processo di pulizia varia a seconda del prodotto lavorato, ad esempio generi alimentari, birra o latticini. Di regola, il processo Cleaning in Place è costituito dai seguenti passaggi:

  1. Prelavaggio con acqua per rimuovere lo sporco grossolano.
  2. Lavaggio dell’impianto tramite lisciva o detergente.
  3. Risciacquo intermedio con acqua per rimuovere il detergente.
  4. Lavaggio dell’impianto con acidi.
  5. Risciacquo con acqua chiara.
  6. Optional: disinfezione, ad esempio a impianto fermo. Al termine della produzione, ad esempio nel fine settimana, l’impianto viene riempito di disinfettante.

Cleaning in Place = sistema di pulizia completamente automatico tramite unità di comando CIP

Di regola, la pulizia CIP degli impianti produttivi viene effettuata in modalità completamente automatica. Il vantaggio: la temperatura, la durata e la sequenza dei fluidi detergenti si regolano automaticamente.

Checklist – Cosa occorre osservare?

  • Prodotto e soluzione detergente non devono mischiarsi (in particolar modo in caso di riutilizzo della lisciva in cosiddetti “serbatoi di accumulo”).
  • Mappare tutti gli elementi dell’impianto e delle tubazioni da sottoporre a pulizia per evitare “spazi morti”.
  • I materiali dell’impianto devono essere resistenti al detergente (lisciva, acidi, disinfettante).

Fonte: Lebensmittel- und Bioverfahrenstechnik, H.G. Kessler